FESTEGGIAMO NOI!

fuochiQUESTA SERA DALLE ORE 21.00 AL CIRCOLO PD PORTA ROMANA FESTEGGIAMO LA VITTORIA ELETTORALE!

FESTEGGIAMO INSIEME!

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Ci aspettavamo che piovesse … non che GRANDINASSE!

1040743273IL PARTITO DEMOCRATICO HA VINTO LE ELEZIONI EUROPEE 

grazie

#UNOXUNO!

 Italia: 40,80% – Milano Zona 1: 50,25%

Via col VenTo, a partire da Milano

Pochi giorni addietro ho presentato in Consiglio di Zona 1 la mozione per far aderire il nostro ente a VenTo, la mitica pista ciclabile che corre lungo il Po da Venezia a Torino, con una ricongiunzione con la città di Milano.

VenTo è un’opera grande che ci costerebbe 100 milioni di Euro, circa quanto uno o due chilometri di autostrada. Ogni anno, secondo le previsioni del Politecnico di Milano che ha costruito il progetto, i profitti che quest’opera restituirebbe sarebbero circa 100 milioni di Euro. La cosa straordinaria è che questi 100 milioni non andranno nelle tasche di pochi, soliti, spregiudicati imprenditori, ma andrebbero a tutte quelle centinaia di aziende agricole che producono prodotti eccezionali e tipici della zona, alle decine di strutture alberghiere che già esistono, ma che oggi soffrono terribilmente la crisi economica. Insomma un profitto diffuso per un area estremamente dinamica del Paese, ma che è stata dimenticata e quasi ostacolata da chi, in salsa padano-forzista, blaterava di prima il nord o no-tax area.

La mozione è stata presentata in Consiglio ed è passata con i voti della sola maggioranza. Le opposizioni, per miopia e timore verso tutto ciò che è “sostenibile” hanno votato contro, ma pazienza, l’obiettivo è stato raggiunto!

Ringrazio anche Irene Leonardis e Riccardo Rocco che, rispettivamente in Zona 8 e Zona 7 hanno presentato la stessa mozione per dare più forza e più vigore a questa straordinaria, sostenibile, opera grande.

ELEZIONI EUROPEE DOMENICA 25 MAGGIO 2014

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PER UN’ITALIA VERAMENTE FORTE IN EUROPA VOTA E FAI VOTARE

PARTITO DEMOCRATICO – PARTITO SOCIALISTA EUROPEO

IL TUO CONTRIBUTO E’ IMPORTANTE

Il nostro programma:

 http://www.partitodemocratico.it/europee2014

Il Segretario Matteo Renzi a Milano

renzi orizzontaleMartedì 20 maggio, alle ore 10.30 il Segretario Nazionale del Partito Democratico, Matteo Renzi, sarà a Milano per una tappa della campagna elettorale. L’appuntamento è presso il Teatro Piccolo Paolo Grassi di via Rovello, 2 a Milano (M1 Cordusio) per un evento pubblico.

Se questo è un uomo

La quotidiana strage nel Canale di Sicilia e le responsabilità della politica

Quale modulo doveva compilare il ministro degli interni per comunicare correttamente al commissario Malmström che è in atto un vero e proprio esodo biblico da paesi martoriati dalla guerra e dalla fame verso l’Europa?

Quale formula dovevano utilizzare il ministero della difesa e quello degli interni per comunicare che è in atto una strage nel canale di Sicilia e che le uniche navi che si vedono portare aiuto sono quelle della nostra Marina Militare e l’unica nave messa a disposizione della Marina Militare slovena??

Non è certo in questa sede che si vuole redimere questioni di moduli, comunicazioni più o meno formali o procedure, la riflessione che si propone è di tipo politico.

Il 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa un barcone caricato all’inverosimile da delinquenti senza scrupoli con un numero esorbitante di esseri umani, esseri umani, è affondato trascinando con sé 363 persone.

Si stimano in circa 1800 i morti nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia nel corso del solo 2011. Oggi altri 17 morti accertati e forse altri 50 dispersi, e domani quanti morti ci dovremo attendere? Cosa dicono le statistiche?

Quando a fronte di questi eventi e questi numeri un ente politico come la Commissione Europea, per bocca del commissario competente, risponde che non è stata inviata la letterina appropriata, allora si pone un problema politico grande come una casa.

Diciamo la verità, in questi anni l’Unione Europea e in particolare la Commissione Europea guidata da Manuel Barroso ha clamorosamente fallito sotto molti punti di vista!

Qualcuno ha detto che l’Europa salva le banche e lascia crepare le persone, beh francamente è semplicemente vero.

Tutti abbiamo ancora nelle orecchie i continui richiami del commissario Olli Rehn verso l’Italia, tutti sanno come sono stati trattati il popolo greco e più in generale i popoli del sud Europa, tutti sanno come la Commissione non abbia mai mitigato le mire egemoniche tedesche sul controllo dell’economia europea, anzi.

Forse la Commissione non aveva le competenze per farlo, ma forse non ne aveva nemmeno la volontà politica.

Ma almeno dove la Commissione avrebbe potuto agire, ed agire con profitto, come sul controllo delle frontiere e la legislazione comunitaria sull’accoglienza, non si è visto nulla.

Come è stato riportato dai giornali l’assistenza ai migranti deve essere prestata, secondo le regole europee, dal primo paese “d’approdo” all’interno dell’Unione.

E come dissentire su una norma del genere? Sono effettivamente famose le invasioni di disperati che tutti i giorni approdano sulle coste tedesche o danesi provenienti dalla Groenlandia o direttamente dal polo!

Si dirà che la Germania ha ospitato più rifugiati politici e di guerra in questi ultimi anni rispetto all’Italia, ma è tutta gente che evidentemente aveva i mezzi e le entrature per essere ospitata e che è arrivata con voli di linea e visti rilasciati dalle ambasciate.

Chi decide di arrivare attraversando il Sahara prima e il Mediterraneo poi, con il rischio di affogare o essere lasciato in mezzo al deserto da quei moderni negrieri che sono le organizzazioni per il traffico dei migranti, o ancora essere stuprato nelle città della Libia è perché non ha altre possibilità, niente aerei, niente visti, niente di niente.

Quale soluzione allora? Come se ne esce? E’ certamente complicato, ma a chi è “malato” di politica piace pensare a delle soluzioni.

Innanzitutto dovrebbe cambiare la politica europea; le classi dirigenti dei vari stati europei, soprattutto quelle che si riconoscono nel PPE, hanno prodotto una classe dirigente europea non all’altezza. Sicuramente non all’altezza della visone che avevano i padri fondatori dell’Europa.

Ci vorrebbe quindi una sveglia e se i sondaggi sono corretti la sveglia sta per arrivare, la daranno le prossime elezioni.

Ma sarà una sveglia buona?

Si teme che i partiti euroscettici, e in Italia causa Grillo ne sappiamo qualcosa, avranno un buon risultato, purtroppo però tali formazioni sono costituite il più delle volte da forze populiste e xenofobe. La cattiva politica prodotta dalla Commissione e dalle altre istituzioni europee in questi anni, più attenta ai mercati finanziari che a quelli rionali, ha generato quindi un’altra cattiva politica, ancora più cattiva.

Se i cittadini europei daranno fiducia a questi movimenti che cosa succederà?

Le istanze portate avanti da Nigel Farage (GB) sono molto diverse da quelle di Geert Wilders (NL) che a loro volta sono diverse da quelle del Movimento 5 Stelle. Insomma si potrebbe assistere ad un coalizzarsi di euroscetticismi diversi che porterebbe ad una minore coesione all’interno dell’Unione e, nel caso più grave, ad una disgregazione dell’Unione stessa.

Quest’ultima ipotesi mette i brividi al solo pensiero di cosa fosse l’Europa prima della nascita del senso di Comunità europea.

Se i cittadini europei daranno fiducia al PSE invece la prossima Commissione, che sostituirà quella oggi scadente (in tutti i sensi), dovrà essere più umana e più politica, più attenta ai bisogni dei cittadini; il PSE avrà il compito di chiarire che l’Europa non deve essere il luogo delle “pagelle ai popoli” ma il luogo delle “soluzioni per i popoli e con i popoli”.

Per il problema dell’immigrazione attraverso il Mediterraneo la soluzione non può essere che quella auspicata dal Governo italiano:

  • una revisione della legislazione sull’accoglienza, con la possibilità da parte dei migranti di chiedere asilo non solo nel paese di arrivo;
  • una missione europea in Libia, ma si può suggerire anche in Sudan (vedasi il problema del Sud Sudan, dell’Eritrea e dell’Etiopia), non solo per l’accoglienza ma anche di polizia internazionale per il contrasto al commercio di esseri umani drammaticamente e indecentemente ancora presente nel nostro tempo;
  • Il coinvolgimento in tutto ciò della più ampia comunità internazionale.

Solo così l’Unione Europea avrà assolto al suo compito, ovvero garantire la pace, la stabilità e il progresso a tutte le genti che vivono in Europa o che all’Europa aspirano.

Alberto Poli

Lascia o Raddoppia?

Le elezioni europee e il dilemma dell’elettore italiano tra la scorciatoia del Movimento 5 Stelle e l’europeismo del Partito Democratico.

Mancano ormai pochi giorni alle elezioni europee e guardando ai sondaggi presenti nell’apposito sito di Palazzo Chigi, che deve obbligatoriamente raccoglierli tutti, non si può non notare come siano indubitabilmente solo due i soggetti che ad oggi si contendono la vittoria politica in Italia.

Da una parte il Partito Democratico di Matteo Renzi, giovane ed iperattivo segretario, il cui governo non ha ancora compiuto 3 mesi e che è già alle prese con una fitta e complicata agenda di governo fatta di grandi riforme come quella costituzionale, elettorale, del mercato del lavoro, e fatta anche di qualche contentino alle masse come gli ottanta euro in busta ai dipendenti e il taglio dell’IRAP.

Certo anche però un partito alle prese con le tipiche beghe della sinistra italiana, con fronde permanenti e insidiosi quanto improbabili avversari interni.

Dall’altra parte il Movimento 5 Stelle, guidato da un signore genovese che a seconda delle circostanze si autoproclama “portavoce”, “capo politico” oppure si definisce “comico ineleggibile” e “giullare”. Un movimento, guai a chiamarlo partito, da sempre impegnato in una confusa campagna anti-europeista ed isolazionista condita di lugubri slogan come la “decrescita felice” e il “siete tutti morti”, i cui parlamentari intrattengono riunioni più o meno segrete con un enigmatico e sedicente guru della rete dalla capigliatura esuberante, proprietario del sito internet da cui il “capo politico” fa giungere l’assoluta verità.

E in mezzo chi c’è? Chi deve decidere? L’elettore italiano! Completamente spaesato dopo anni di battage mediatico sull’Europa dell’austerità e dei banchieri, dello spread e della BCE, della Troika e dell’Euro, che ha imposto enormi sacrifici e che ha falcidiato la casse media di un intero continente.

Gli elettori si dovranno esprimere.

Vogliono la scorciatoia apparentemente più facile? Quella del “ma si, ma vaffa …” portata avanti dal M5S?

Perché oltre al “vaffa” non sembra che il M5S abbia altro da dire sull’Europa, “se la UE non accetta la revisione dei trattati usciremo dall’Euro!”. Questa la posizione del “capo politico” del M5S recentemente intervistato a “La7”.

Queste posizioni ricordano tanto un altro leader italiano che voleva in passato la revisione dei trattati internazionali e l’uscita dalla Società delle Nazioni, “e del resto me ne frego!” diceva.

Oggi il “me ne frego” è diventato il “vaffa …” e la Società delle Nazioni l’Euro. Sappiamo tutti come è andata a finire, all’Italia andò male e a lui andò peggio …

Noi elettori dobbiamo prendere coscienza che è solo con il voto che un popolo esprime la propria maturità, la propria coscienza e la propria civiltà.

Gli italiani potranno scegliere una politica ragionata che vede l’Unione Europea e le altre istituzioni comunitarie come istituzioni da riformare ed adattare alle mutate esigenze, i cui poteri vanno resi più ampi e più effettivi, con vere istituzioni politiche rappresentative degli interessi dei cittadini, con una Banca Centrale Europea degna di tale nome, infine con la (auspicata) rottamazione dei grigi e infausti burocrati di Bruxelles; ovvero quella che sembra essere la politica del PD. Oppure potranno scegliere un “vaffa …”.

Da più parti è stato osservato, ed è assolutamente condivisibile, che le storture secolari presenti nella nostra società e nella nostra politica non le ha create l’Europa. La corruzione, la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, l’incapacità amministrativa, il nepotismo, l’incapacità del sistema bancario di finanziare le imprese meritevoli in luogo degli amici degli amici, non sono certo colpa dell’Europa.

D’altronde partiti della purezza e dell’onestà, dove il capo era sempre il più candido e puro ne abbiamo già avuti, e tanti. Sono tutti finiti male.

Per ultimo quello del caro Antonio Di Pietro, persona stimabilissima e rispettabilissima, il cui partito ha però prodotto recentemente alcuni tra i soggetti più detestabili della politica italiana: parlamentari comprati a suon di milioni dall’avversario e consiglieri regionali che si intascavano i soldi del partito. Oggi il partito è sostanzialmente sparito.

Oppure, più indietro nel tempo, il partito de “l’oro alla patria”, oro poi solo servito ad ingrassare pavidi gerarchi scoperti con il maltolto ancora in tasca in quel di Dongo.

Finirà così anche il M5S, è indubitabile.

Le analogie tra il movimento del comico genovese e il partito nato in Piazza San Sepolcro sono veramente numerosissime ed evidenti, non ultima la lista dei giornalisti cattivi; non tutti sembrano accorgersene però!

Alcuni all’interno del PD si beano nel sogno di una possibile alleanza in chiave anti larghe intese o peggio anti Segretario, commettendo lo stesso errore del 1922. Il M5S non è addomesticabile!

In conclusione, se la storia ci ha insegnato qualcosa, se avremo finalmente capito che le scorciatoie portano solo nel baratro, se avremo capito che gli estremisti non si possono né coinvolgere né addomesticare, allora alle prossime elezioni europee la vittoria non potrà che incoronare il Partito Democratico.

Un partito che, nonostante i suoi difetti, è il vero, unico e solo partito italiano che può aspirare con fatica, concretezza e senza scorciatoie, alla risoluzione dei problemi del paese e al benessere per tutti i cittadini.

Alberto Poli

Si attendono commenti …

Un’Europa a misura di comuni. La Milano di Expo per il cambiamento

domenica 11 maggio 2014

Ecco l’incontro cui vi avevamo accennato nella nostra ultima newsletter. E’ alle 10,30 all’Elfo Puccini di corso Buenos Aires. Si parlerà di Europa, ma anche di Expo e di Milano, tutti temi di strettissima attualità. Oltre al segretario del PD metropolitano, saranno presenti Alessia Mosca, Patrizia Toia e Antonio Panzeri, candidati alle prossime elezioni europee, Maurizio Martina, Ministro dell’Agricoltura, Lorenzo Guerini della direzione nazionale del PD, Alessandro Alfieri, segretario del PD lombardo e Oscar Farinetti, imprenditore e fondatore di Eataly.

Trovate la pagina Facebook  cliccando qui.

Gli appuntamenti della settimana dal 5 al 12 maggio 2014

Giovedì 8 maggio

COORDINAMENTO DI CIRCOLO

Era da qualche tempo, complici le varie festività, che il coordinamento non si riuniva. In questo incontro gli argomenti all’ordine del giorno saranno la partecipazione del circolo alla campagna elettorale, la situazione delle iniziative di circolo e l’inizio del tesseramento 2014. Invitiamo tutti gli iscritti e i simpatizzanti a essere presenti. Incontriamoci e discutiamo insieme di come migliorare il nostro circolo e le sue attività. VI ASPETTIAMO alle 21 in via Orti 17.


Altri appuntamenti


lunedì 5 maggio – doppio appuntamento

A Paderno Dugnano, al cinema Metropolis, via Oslavia 18, il PD Metropolitano incontra il ministro del Lavoro Poletti per parlare di “Lavoro, dal territorio all’Europa”. Partecipano tre candidati alle europee Alessia Mosca, Antonio Panzeri e Patrizia Toia, i candidati sindaci Antonella Caniato (Paderno Dugnano), Tatiana Cocca (Cormano) e Lorenzo Gaiani (Cusano Milanino), i parlamentari Daniela Gasparini e Ezio Casati, e Pietro Bussolati, segretario del PD metropolitano.

morando

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla Casa della Cultura invece, l’Area Qualità Economica del PD Milano ha organizzato un incontro con il vice-ministro del Tesoro Enrico Morando: “Quale Europa: non solo Euro e banche in una nuova Europa”. Partecipano Rony Hamaui, amministratore delegato Mediofactoring, Marco Lossani, docente di Economia Internazionale Università Cattolica, Federico Schlesinger, responsabile Relazioni investitori istituzionali Intesa San Paolo e Filippo Barberis della segreteria PD metropolitano. Coordina Andrea Bonaventura, introduce Marco Leonardi, responsabile economia PD Milano. 

Entrambi gli incontri sono a partire dalle 21,00

 

 

 

 

 


europa

 mercoledì 7 maggio – L’Europa torna al Lavoro

 

 

Le elezioni europee si avvicinano e proseguono al CAM Falcone e Borsellino in corso Garibaldi 27 gli incontri organizzati dai circoli PD di zona 1 per discuterne insieme. In questo incontro parliamo di Europa con Alessia Mosca, capolista PD alle elezioni europee, Antonio Panzeri e Patrizia Toia, entrambi euro parlamentari. Giacomo Selmi, consigliere di zona 1 coordina l’incontro. Alle 21.