Le origini
Un gruppo di militanti, iscritti alla sezione del PCI Perotti-Devani di via della Zecca Vecchia, decide di dare vita a una nuova sezione nella zona di Porta Romana, un quartiere di Milano in cui il Partito Comunista non è presente. Del gruppo fanno parte, tra gli altri, Carlo Cuomo e Sandro Visai, che diventerà il primo segretario della sezione. Siamo alla fine del 1972.
Lo scultore Giò Pomodoro segnala al gruppo che in via Orti 17 sono in vendita dei locali adatti a ospitare una sezione. L’acquisto della sede si realizzerà parte grazie a una consistente sottoscrizione dei nuovi iscritti e parte con fondi messi dalla federazione milanese. La nuova sezione verrà intitolata a Karl Marx.
Mentre procedono i lavori di ristrutturazione, ha inizio la campagna di tesseramento. L’attenzione di Giò Pomodoro per la nascente sezione si manifesta anche in questa occasione: la prima serata di tesseramento si svolge a casa dell’artista.
Nel volgere di pochi anni la sezione prende piede; in quegli anni la sezione è aperta tutti i giorni e vi aderiscono le “cellule territoriali” dei bancari, gli assicuratori, gli ospedalieri. In poco tempo la Karl Marx arriverà a contare più di 300 iscritti. Contemporaneamente alcuni studenti del vicino liceo Berchet daranno vita al circolo della FGCI intitolato a Dimitrov.
I primi anni
Lo spazio del circolo che affaccia su via Orti non basta più. Ecco allora che la sezione si attiva e acquista un seminterrato adiacente, destinato a ospitare congressi, ma anche serate conviviali.
L’attività della sezione in quegli anni è molteplice: da un lato le iniziative promosse dai vari gruppi territoriali e dai giovani della Dimitrov, dall’altro le attività politiche più classiche, connesse ai temi caldi dell’epoca dal referendum sul divorzio alle battaglie femministe, il compromesso storico, l’aborto. E poi quelle legate ai problemi della città e del quartiere, temi questi da sempre al centro dell’azione politica di Carlo Cuomo. Già assessore all’Edilizia Popolare, ai Servizi Sociali e al Decentramento, Cuomo porterà la sezione dentro ai condominii e alle case popolari, organizzando incontri e assemblee per avvicinare il partito ai milanesi.
Durante tutta la lunga stagione del terrorismo la sezione sarà in prima fila nel contrasto alla strategia della tensione.
Ma l’attività della sezione non si ferma qui: il circolo è una fucina di attività culturali, mostre, concerti e feste di strada. Bianca Beccalli, Chicco Testa, Eva Cantarella, Sergio Scalpelli, Paola Capriolo, Salvatore Veca, Miuccia Prada, Riccardo Terzi, Alberto Malagugini, Barbara Pollastrini, Giulio Cingoli sono solo alcuni degli animatori e dei frequentatori a vario titolo del circolo in quegli anni.
Da PCI a PDS a DS
Gli anni 80 non sono facili per il Partito Comunista e nemmeno per via Orti. L’acceso dibattito di quegli anni sulla trasformazione del partito in chiave riformista – nel solco delle formazioni social-democratiche europee – si acutizza nell’89. Con la caduta del muro di Berlino e la successiva trasformazione del partito da PCI a Partito Democratico della Sinistra, non sono pochi gli iscritti che lasceranno il partito per aderire alla nascente Rifondazione Comunista.
La perdita della centralità del partito nazionale, combinandosi con il cambiamento della popolazione del quartiere si ripercuote sulla sezione Karl Marx che vede diminuire il numero degli iscritti e dei frequentatori.
Ma di lì a poco si apre una nuova stagione per la sezione, che in quel periodo ospiterà anche Nilde Jotti. Sarà una nuova leva di iscritti in gran parte provenienti dalla Bocconi a prendere in mano la sezione rinnovandone anche il nome in PDS Erba Voglio.
L’intenzione dei “rifondatori” è di animare via Orti facendone un circolo politico-culturale più che una tradizionale sezione. Da un lato quindi attenzione e partecipazione ai grandi temi nazionali e cittadini (su tutti Tangentopoli e Mani Pulite), dall’altro attività diverse – grazie alle quali la sezione si autofinanzia – che vanno dal cineforum alle mostre, alle presentazioni di libri, alle tavolate conviviali.
Da DS a Partito Democratico
I primi anni del nuovo secolo sono quelli che vedono succedersi le ulteriori trasformazioni del partito che porteranno, nel 2007 alla costituzione del Partito Democratico. Gli iscritti di via Orti accompagneranno, a volte con una qualche sofferenza, tutte le trasformazioni del partito, facendo sì che il Circolo PD Porta Romana continui a essere – anche oggi – un luogo di incontro, aperto al dibattito e al confronto.